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Il Primo Euro Italiano- Roma, Stadio Olimpico, 1968.

L'Italia ospita la terza edizione del campionato europeo di calcio delle nazioni.

L'Inglitterra, detentrice del più recente titolo mondiale, e l'Unione Sovietica che aveva vinto la precedente edizione dell'Euro sono le favorite secondo i pronostici. Tuttavia, l'Italia che in quei tempi era definita come la tigre economica dell'Europa per la crescente capacità economica era tra il gruppo delle migliori. Aveva nella sua squadra Gianni Rivera, il suo "golden boy" del tempo ( Ballon d'Or 1969) ancora oggi considerato uno se non il migliore centrocampista italiano e di fame internaziionale.  il bomber Gigi Riva come centro avanti, il terzino-d'attacco e capitano Giacinto Facchetti, attaccanti di grande calibro e una difesa rocciosa. L'Italia aveva una squadra tecnicamente eccellente ma che dal punto di vista agonistico non era alla pari di squadre che praticavano un gioco più atletico. In semifinale dovette affrontare l'Unione Sovietica and in finale la Jugoslavia, due squadre atleticamente superiori agli azzurri. Riuscì a vincere grazie alla buonasorta del lancio di una monetina, la patriottica tenacia dei suoi giocatori, e dal generoso incoraggiamento del publico partenopeo del San Paolo e romano nella finale. Il tutto si concluse con una festa costellata da una spontanea fiaccolata nelle stadio Olimpico di Roma. 

 

Il Secondo Euro-Coppa Italiano  -Londra,Wembly Stadium- 2020.

Gli azzurri che avevano mancato la qualificazione ai mondiali non era certamente tra le favorite del torneo. Mentre nel 1968, L'Italia vantava giocatori-stelle conosciuti per il loro talento in tutta Europa e in America del Sud per avere partecipato e vinto a numerose tornei di club : Coppa dei Campioni e Coppa Universale con squadre come L'AC Milan di Rivera o AC Internazionale di Mazzola e Facchetti, la selezione azzurra guidata da Mancini con il suo amico Vialli, non era data tra le migliore. Tuttavia, gli Italiani sono capaci di miracoli quando decidono di lottare per l'onore della maglia azzurra. E il miracole  avverrò.

La squadra azzurra di Mancini vinse tutte le partite nelle fase iniziale battebdo Turchia, Svizzera e Galles a punti pieni. Affrontò in seguito l'austria, poi uno dei grandi favoriti, il Belgio di Lukaku battendo entrambi in tempi regolari, per infine battere la grandissima Spagna di Moratta che riuscì ad eliminare ai calci di rigori. La cenerentolina squadra Italiana la cui difesa era capeggiata  da due veterani, Chiellini, Bonucci,  che erano alle loro ultimi strappi di carriera , si trovò  inaspettatamente secondo i pronostoci, in finale dell'Euro 2020. 

La finale si svolse nel mitico stadio di Wembly di Londra. e l'avversaria era l'Inglitterra.

La squadra Inglese, dopo la sua coppa del mondo nel lontano 1966 alle spese della Germania-Ovest, non aveva riuscito a raggiungere nessun altro titolo mondiale. Tutta la nazione dunque voleva ardemente vincere l'Euro 2020. Per i tifosi Inglesi era erravato il tempo to "BRING THE CUP HOME". I festeggiamenti per la vittoria dell'Inglitterra dell'Euro cominciarono prima che la finale fosse giocata. Gli inglesi riprendere in mano l'onore di essere i padroni dell'arte calcistica e che il mondo doveva infine riconoscerli come tali.

Doveva dunque essere il risorgimento calcistico inglese sul tetto Europeo. L'inizio della partita finale indicò esattamente quello che i tifosi inglesi predivano, Infatti nel primi minuti la squadra passò in vantaggio,,,,, ma non tutto era ancora detto. 

Nella ripresa, il rugito del veterano Bonucci ugualò il punteggio festeggiandolo col grido "BRING THE CUP back to ROME".  Il punteggio restò in parità fino alla fine dei tempi supplementari. Si dovette andare ai rigori.

Ancora una volta l'Inglitterra passò in avanti di un gol, poi seguì il miracolo italiano. Il portiere italiani, Gianluigi Donnarumma che era l'erede del famosissimo Gianluca Buffon, compì un miracolo: tre rigori parati che segarono la fine del sogno inglese e diedero sfogo alla euroforica gioia italiana. 

Il motifatore di quella nazionale era Gianluca Vialli, un amico del ct Macini e compagno di squadra dello stesso nella Sampdoria.  A quel tempo, si sapeva che Vialli soffriva di un tumore che gli dava poco dempo da viveve. L'abbraccio di Mancini e Vialli alla fine della partita nello stadio di Wembly nell'apoteoisi della vittorria azzurra, continua a dare i brividi. Vialli aveva con le sue parole ai giocatori azzurri cose che sole il cuore può capire.

Nel 1968, l'Italia festeggiò la sua coppa Euro. I festeggiamenti restarono nel paese. Nel 2020 l'Italia scoprì che i festiggiamenti per la vittoria italiana all' Euro 2020 venivano non solo da italiani, ma anche da migliania di stranieri che per l'occasione tifafano per il Bel Paese, Scoprimmo che il mondo batteva con un cuore italiano.